
La Protezione civile, naturalmente, smentisce categoricamente malumori e tensioni. Anzi, secondo gli uomini in blu tutto è filato liscio e andato a meraviglia. In ogni caso, se le voci sugli incarichi conferiti a Cicchetti venissero invece confermate, allora sarebbe chiaro cosa aveva in mente il Presidente Berlusconi quando, a fine luglio, annunciò di voler riprendere il controllo diretto della ricostruzione: piazzare all'Aquila un fedelissimo che esautorasse le istituzioni locali, e di conseguenza gli aquilani, dalle decisioni.
Ho come la sensazione che sopra le nostre teste si stia consumando l'ennesima operazione per cercare di strapparci la possibilità di decidere del nostro futuro. Ed è la conferma che la vera partita sull'Aquila si gioca a Roma, tra palazzo Grazioli e il Vaticano, considerando che il giocatore che sta per scendere in campo è anche un "fedelissimo" di Sua Santità.
Non so perché, ma provo come un senso di impotenza...
Per la cronaca, Chiodi ha appena fatto sapere che "non c'è alcuna tensione per la nomina di Cicchetti". In quanto alle mansioni del nuovo vicecommissario, Cicchetti "avrà responsabilità di monitoraggio, impulso e verifica delle attività di ricostruzione". Quindi tutto come previsto e soprattutto (sono testuali parole) "non è successo niente".
RispondiEliminaEcco, appunto, niente. E' sintomatico che Chiodi, per tranquillizzarci, usi proprio questa considerazione. Evidentemente non ha ancora capito che è proprio questo "niente" ad alimentare l'ansia e la preoccupazione.